Il terremoto dell'Irpinia
« Ad un tratto la verità brutale ristabilisce il rapporto tra me e la realtà. Quei nidi di vespe sfondati sono case, abitazioni, o meglio lo erano »
(Alberto Moravia)
« Ad un tratto la verità brutale ristabilisce il rapporto tra me e la realtà. Quei nidi di vespe sfondati sono case, abitazioni, o meglio lo erano »
(Alberto Moravia)
Scheda sintetica sul terremoto del 1980
Data Evento
23 novembre 1980
Epicentro
Conza della Campania
Magnitudo Richter
7
Intensità Mercalli
9
Morti (stime per difetto)
2914
23 novembre 1980
Epicentro
Conza della Campania
Magnitudo Richter
7
Intensità Mercalli
9
Morti (stime per difetto)
2914
Il terremoto dell'Irpinia si verificò il 23 novembre 1980. Caratterizzato da una magnitudo 7 della scala Richter, con epicentro nel comune di Conza della Campania (AV), causò circa 300.000 sfollati, 10.000 feriti e 2.914 morti.
La Scossa
La Scossa
Sono le ore 19:34 di Domenica 23 novembre 1980. Nella zona compresa tra l'Irpinia e la Basilicata Nord-Occidentale, la gente non è ricchissima, molti sono emigrati, molti riescono a fare nel 1980 una vita decente, altri magari sono a messa come dimostreranno i morti del comune di Balvano (PZ). Ma quel giorno, alle 19:34, tutto cambierà per sempre. Iniziano i 90 secondi più lunghi, che segneranno per sempre la gente di questi posti: una forte scossa senza paragoni con precedenti eventi, magnitudo 6.9 della scala Richter spazzerà tutto via e nulla sarà come prima. La ricostruzione iniziata immediatamente, ancora oggi non è terminata. Tant'è che il terremoto dell'Irpinia è ricordato come il "terremoto infinito". I comuni più colpiti, alla fine, risulteranno quelli di Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi, Conza della Campania e Teora, tutti in provincia di Avellino.
I comuni originariamente colpiti furono "relativamente pochi", ma il loro numero è però lievitato nel corso degli anni. Alle aree colpite, infatti, venivano destinati numerosi contributi pubblici (stime del 2000 parlano di 58.640 miliardi nel corso degli anni), ed era interesse dei politici locali far sì che i territori amministrati venissero inclusi in quest'area.
Francesco racconta: "È reso noto che la scossa rase al suolo molti centri abitati dell'Irpinia, tra cui Sant'Angelo Dei Lombardi, Lioni e l'epicentro Conza Della Campania. Un episodio che ha colpito la gente di questo luogo è quello dell'Ospedale di S.Angelo Dei Lombardi: dopo essere crollato completamente uccidendo sotto le macerie migliaia di vittime, alcune persone sono sopravvissute per mezzo della nicchia che si è andata a creare con il crollo, ai piani inferiori dell'Ospedale, nelle Sale Operatorie."
I comuni originariamente colpiti furono "relativamente pochi", ma il loro numero è però lievitato nel corso degli anni. Alle aree colpite, infatti, venivano destinati numerosi contributi pubblici (stime del 2000 parlano di 58.640 miliardi nel corso degli anni), ed era interesse dei politici locali far sì che i territori amministrati venissero inclusi in quest'area.
Francesco racconta: "È reso noto che la scossa rase al suolo molti centri abitati dell'Irpinia, tra cui Sant'Angelo Dei Lombardi, Lioni e l'epicentro Conza Della Campania. Un episodio che ha colpito la gente di questo luogo è quello dell'Ospedale di S.Angelo Dei Lombardi: dopo essere crollato completamente uccidendo sotto le macerie migliaia di vittime, alcune persone sono sopravvissute per mezzo della nicchia che si è andata a creare con il crollo, ai piani inferiori dell'Ospedale, nelle Sale Operatorie."
A Napoli, a seguito della scossa, crolla un palazzo in via Stadera a Poggioreale, probabilmente a causa di difetti di costruzione, causando 52 morti.
La ricostruzione, nonostante l'ingente quantità di denaro pubblico versato è stata per decenni incompleta.
I Numeri
I Numeri
Durata della scossa principale: 90 secondi
Morti: 2914
Feriti: 8850
Comuni originariamente colpiti: 3 ritenuti "disastrati", circa 100 i "danneggiati".
Evoluzione dei numeri nel corso degli anni
Morti: 2914
Feriti: 8850
Comuni originariamente colpiti: 3 ritenuti "disastrati", circa 100 i "danneggiati".
Evoluzione dei numeri nel corso degli anni
Regioni colpite: 3 - Campania, Basilicata e Puglia
Numero di Comuni colpiti: 687 di cui 3 gravemente disastrati
Superficie colpita: 17.000 Kmq
Popolazione coinvolta: oltre 5.000.000 di abitanti
Abitazioni ricostruite a spese dei contribuenti: 150.000
Contributi pubblici Stato italiano (all'anno 2000): 58.640 miliardi di lire
La finanziaria 2006 stanzia ulteriori 100 milioni di euro per la ricostruzione
Contributi da paesi esteri: Stati Uniti (70 milioni di dollari); Germania (32 milioni di dollari)
Bibliografia
Ippolito Negri. La grande abbuffata: Mani rapaci sull'Irpinia del terremoto, ASEFI, 1996.
Numero di Comuni colpiti: 687 di cui 3 gravemente disastrati
Superficie colpita: 17.000 Kmq
Popolazione coinvolta: oltre 5.000.000 di abitanti
Abitazioni ricostruite a spese dei contribuenti: 150.000
Contributi pubblici Stato italiano (all'anno 2000): 58.640 miliardi di lire
La finanziaria 2006 stanzia ulteriori 100 milioni di euro per la ricostruzione
Contributi da paesi esteri: Stati Uniti (70 milioni di dollari); Germania (32 milioni di dollari)
Bibliografia
Ippolito Negri. La grande abbuffata: Mani rapaci sull'Irpinia del terremoto, ASEFI, 1996.
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